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giovedì 12 febbraio 2009

Meno banale di quello che sembra

 
 Torno a parlare di Facebook, e non perchè sia di moda.   
 Incontro sempre più persone che, snobisticamente, dicono "Facebook? No, grazie" e neanche sanno di cosa si tratti. Ed io invece lo trovo stimolante. 
 Stimolante perchè, come in tutte le cose, vi trovi gli aspetti positivi e quelli negativi.
 Scovi persone con centinaia di amici, o presunti tali, altre che riescono a proporsi con un volto nuovo, con energie ed interessi impensabili a chi le conosce nel formale quotidiano.
 Provocazioni si alternano a riflessioni serie (o seriose), volgarità a proposte di eventi culturali, giochi paradossali a riscoperte di luoghi e paesi spopolati, ma sempre nel cuore di chi li vive dentro.
 Su Facebook, poi, comprendi quasi subito chi ti è amico davvero e chi è solo interessato ad ingrossare l'elenco degli amici mediatici solo per una forma di bulimia internettiana.
 E poi, ogni tanto, un tuffo al cuore !!! 
 Amici o amiche che le distanze e gli anni non potevano cancellare dai ricordi,  con i quali si sono condivisi momenti stampati a fuoco in qualche angolo di noi stessi, e dei quali riscopri di ricordare tutto, espressioni, la voce, i loro interessi, i luoghi.  E la nostalgia si mescola con quei sentimenti strani, dolci e astratti, insieme di consapevolezza che quel che è stato ormai è via, e di chissà, se nulla è cambiato o è tutto diverso.
 Chi sei ora? Cosa sei diventato? Sei ancora disposto a condividere con me emozioni, riflessioni, momenti?

2 commenti:

Umberto Romaniello ha detto...

in effetti facebook è anche ritrovarsi tra amici senza capelli o del tutto imbiancati. giudizio di massima? un bel 7+

ciao ; )

Gianfranco ha detto...

Beh, non ci vediamo di persona da un bel pò noi due, altrimenti avrei capito a quale amico senza capelli ti riferivi ....