Al ritorno da Napoli la sensazione è sempre la stessa.
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lunedì 7 dicembre 2009
Napoli di contraddizioni
Al ritorno da Napoli la sensazione è sempre la stessa.
domenica 29 novembre 2009
DTT, e già non ne posso più !
Non ne posso più del battage televisivo sul passaggio al digitale terrestre delle varie regioni fino al 2012, anno che sancirà la copertura completa (?) del segnale DTT sul territorio italiano.
martedì 24 novembre 2009
Non ci sono più le mezze stagioni ... o forse si
Ci sono notizie che mi turbano, alcune per il loro contenuto oggettivo, altre per le riflessioni che impongono.
mercoledì 23 settembre 2009
Scudo fiscale? Fiscale, ma quando mai!
ROMA, 22 settembre (Reuters) - La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al testo sullo scudo fiscale votando anche l'emendamento Fleres che estende lo scudo ai reati fiscali e penali tributari, compreso il falso in bilancio, per i quali non ci sia comunque un procedimento avviato prima del 5 agosto del 2009.
martedì 1 settembre 2009
Saldi in spiaggia
martedì 25 agosto 2009
lunedì 13 luglio 2009
ZeroRelativo e baratti di tutto
giovedì 9 luglio 2009
Ciclocross a via Napoli
giovedì 4 giugno 2009
PUBBLICITA' REGRESSO
martedì 2 giugno 2009
Prime sensazioni da candidatura elettorale
Riscontriamo consensi insperati, ritroviamo amici che non ci aspettavamo.
Ma non sono mancate le delusioni, anche queste da chi non credevamo proprio.
E' una cartina di tornasole anche questa, dove viene a galla la sincerità nei rapporti e la disponibilità disinteressata.
Va bene così, comunque vada.
sabato 16 maggio 2009
Il mio contributo a "Cantiere Sicuro"
Grazie a "l'Attacco" che ha riportato, a pag. 15 dell'edizione odierna, il resoconto della iniziativa "Cantiere Sicuro" a favore della Sicurezza del Lavoro, tenutasi presso Formedil di Foggia ieri 15 maggio, nella quale io e l'amico geom. Rocco Scaramuzzo abbiamo illustrato ai partecipanti mezzi di prevenzione e protezione contro i rischi da caduta dall'alto in una simulazione all'esterno della struttura ospitante.
martedì 12 maggio 2009
Il mio Kiss DP1500 è rinato !
Il mio fedelissimo lettore divx, con Lan e wLan, collegato in rete con router wireless e tutti i notebook di casa, internet radio e tanto altro, ieri era praticamente morto.
sabato 9 maggio 2009
E si che il notebook scaldava !!!
mercoledì 8 aprile 2009
Cenni storici su la origine della Città di Foggia
venerdì 3 aprile 2009
Mezzanone, borgata di frontiera
Foggia alla ribalta dell'informazione nazionale per il focolaio acceso dal presunto caso di apartheid che si consuma sulla tratta bus borgo Mezzanone-Foggia, sul quale ha soffiato forte il governatore della regione Puglia, Vendola: "La linea per gli extracomunitari di Foggia, che ha il sapore della separazione, deve essere abolita al piu' presto ... apprendo solo dagli organi di informazione dell'istituzione di una linea di autobus che a Foggia impedirebbe ai cittadini extracomunitari del centro di accoglienza di Borgo Mezzanone di usufruire dei normali servizi di linea cittadini. Credo che l'amministrazione di Foggia debba al contrario, se c'e' richiesta, moltiplicare i servizi ordinari per tutti. E che la linea per gli extracomunitari di Foggia, che ha il sapore della separazione, debba essere abolita al piu' presto".
Ma allora il governatore Vendola mi deve spiegare perchè gli extracomunitari irregolari vengono ghettizzati in un C.P.T. lontano dai centri urbani.
Potenziare il servizio di linea "ordinario" per tutti? Il Governatore ha mai visto transitare un bus pieno di immigrati da o per Mezzanone, pieno zeppo come un uovo? Ha mai sentito parlare dei disordini e risse che quotidianamente avvengono sia nel C.P.T. che fuori, ad opera degli ospiti del centro? Ha mai parlato con i conducenti dell'Ataf, che hanno più volte manifestato la volontà di non assicurare il servizio su quella tratta a causa di frequenti aggressioni verbali e fisiche subite nel passato? O con i residenti di Mezzanone, in particolare i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, o le donne che, soprattutto i venerdì per il mercato settimanale, si recano a Foggia? E' al corrente della tensione sociale che si taglia a fette in quella borgata?
Al governatore evidentemente non interessano i residenti di borgo Mezzanone, che sono, a mio parere, i veri destinatari del servizio bus di nuova istituzione: sono loro i veri italiani di frontiera, come i cittadini di Lampedusa, immolati sull'altare della integrazione e della solidarietà, di cui molti sventolano la bandiera a parole, ma delle quali ignorano le difficoltà per attuarle?
Tutti razzisti, o portatori di una legittima istanza di "normalità" nel poter usufruire di servizi pubblici?
Nel recente provvedimento sul bus, personalmente, non ci vedo nulla di così vergognoso ed immorale, ma colgo invece tanti tentativi di strumentalizzazione da parte dei media.
E' evidente che il problema esiste, e va fronteggiato non con la demagogia, ma con strumenti che promuovano l'integrazione limitando il disagio sociale dei residenti, e di disagio si tratta, senza mezze parole.
Ultima riflessione: borgo Mezzanone non è neanche comune di Foggia, è nel territorio di Manfredonia, ma i problemi e la impopolarità degli ultimi provvedimenti ricadono tutti sulla città capoluogo ...
mercoledì 1 aprile 2009
domenica 29 marzo 2009
E' quello che penso?
sabato 7 marzo 2009
Mannaggia al corpo di Hoffa !!!
No, stiamo calmi, non è una bestemmia ... è solo un piccolo problema che si è ripresentato al mio ginocchio destro, confermato da una RM (i.e. risonanza magnetica) alla quale mi sono sottoposto recentemente.
mercoledì 18 febbraio 2009
Un urlo sommesso ed assordante
Leggo su Foggiaweb una mail di una donna, G.R., che con pochissime parole denuncia una violenza domestica ad opera del marito.
Credimi, G.R., sono sconvolto dalla tua mail.
Poche parole, quelle giuste per lanciare un messaggio crudo.
Un grido d'aiuto, e insieme la consapevolezza che non cambierà nulla, forse.
Uno stato d'animo che non potrò mai comprendere appieno.
Non ho ricette o soluzioni, fa' solo quello che il tuo cuore ferito ti dirà.
E so già che la mia solidarietà servirà a poco, ne ho coscienza.
Ma ti sono, comunque e sinceramente, vicino.
giovedì 12 febbraio 2009
Meno banale di quello che sembra
domenica 8 febbraio 2009
Che ne direbbe Ippocrate?
sabato 7 febbraio 2009
Scelta etica o di senso "pratico"?
Mi riferisco al caso della sfortunata Eluana, non certo per esprimere la mia opinione, che non servirebbe a nulla.
martedì 27 gennaio 2009
Che bella la tecnologia !
domenica 18 gennaio 2009
Quando madre significa fuorilegge
Un caso dai forti contorni umanitari ed affettivi che sta arrivando all'assurdo epilogo di vedere la madre privata dei figli e della propria libertà solo per il fatto di non essere cittadina tedesca.
Un caso che testimonia, ove non fosse ancora palese, che l'Europa unita è un traguardo lontanissimo, che le istituzioni nazionali continuano ad operare in assoluta autonomia e secondo principi illogicamente nazionalistici. Ed il termine nazionalistico, proprio per un caso che interessa la Germania, non è stato utilizzato a caso - da Wikipedia " .... dottrine ed i movimenti che sostengono l'affermazione, l'esaltazione ed il potenziamento della nazione intesa come collettività omogenea, ritenuta depositaria di valori tradizionali tipici ed esclusivi, del patrimonio culturale e spirituale nazionale ...."
Chi vuole intendere, intenda. Ma, soprattutto, le istituzioni italiane e comunitarie si impegnino, si mobilitino affinchè questi drammi familiari non si consumino più in paesi "civili" appartenenti alla stessa Europa Unita.
da www.corriere.it - articolo di Danilo Taino del 22 dicembre 2008
Oggi, la vita di Marinella Colombo potrebbe crollare. Rischia cinque anni di prigione perché si è trasferita a Milano. Soprattutto, rischia che i suoi due figli, di sei e dieci anni, al momento «latitanti», vengano presi, «portati in un istituto in Germania e poi affidati a una famiglia tedesca — dice —. Con la prospettiva di non vederli più». Una madre contro lo Jugendamt, l'Ufficio per i minori tedesco che ha poteri di influenza sulle vite dei bambini e delle famiglie che non hanno uguali in nessun altro Paese d'Europa. È la battaglia di una donna per salvarsi, con i suoi figli, da un potere molto spesso positivo, altre volte intrusivo fino alla disperazione. Lo Jugendamt ha il compito di verificare il benessere dei minorenni e in genere svolge un'opera importante nei casi di violenza, abusi, malnutrizione. Altre volte, però, la sua attività è più che controversa: la tendenza a impedire che bambini nati in Germania da un genitore tedesco e uno straniero lascino il Paese è stata denunciata in centinaia di petizioni al Parlamento europeo, al Consiglio d'Europa e alle Nazioni Unite. Questo è il primo caso che coinvolge una cittadina italiana, ma le vicende simili sono molte: nelle scorse settimane, per dire, una madre polacca, Beata Pokrzeptovicz, ha scosso la Germania e soprattutto la Polonia quando ha «rapito », a Düsseldorf, il figlio di nove anni, disperata perché lo Jugendamt le impediva di vederlo. Marinella Colombo e Jörg Tobias Ritter si separano alla fine del 2006. I figli, Leonardo e Nicolò, sono in affido congiunto con residenza principale presso la madre, a Taufkirchen, nei pressi di Monaco di Baviera. A inizio 2008, alla signora Colombo viene offerto «un ottimo» lavoro a Milano. Iniziano così le procedure legali per avere il permesso di trasferirsi con i bambini in Italia. Nella dichiarazione che scrive al tribunale tedesco, si impegna a portare i figli una volta al mese a Monaco dal padre e a permettergli di visitarli a Milano. Nel frattempo, il tribunale aveva nominato due curatori dei figli, funzionari legati allo Jugendamt, di fatto terzi genitori con il compito di garantire il bene dei bambini. «Da quel momento, si ingeriscono nella loro vita — racconta la madre —. Li interrogano a lungo chiusi in una stanza, da soli, uno per volta. Quando sono con il padre impediscono loro di telefonarmi. Disperati, ovviamente, pianti convulsi: dopo due anni così, hanno terrore di tutto ciò che è tedesco, loro che sono perfettamente bilingui».
Lo scorso giugno, la richiesta di trasferimento viene respinta. Il 24 agosto, la polizia di Monaco emette un mandato di arresto europeo per la signora Colombo per sottrazione di minori. I quali, in realtà, in quel momento sono in vacanza con il padre. Lei, ignara, si presenta all'udienza di ricorso per il trasferimento, il 2 settembre. Ma non viene arrestata. Il tribunale si limita a respingere il ricorso. «A un certo punto ho capito, definitivamente, che stavano costruendo un caso — dice —. Che avrebbero cercato di non fare uscire i bambini dalla Germania, in nessun modo, e poi di togliermi l'affido». Il 14 settembre, dunque, prende Leonardo e Nicolò e guida da Monaco a Milano. Il 24 settembre parte un altro mandato di arresto e il 27 ottobre Marinella Colombo si costituisce, a Milano, rilasciata poi con l'obbligo di firma settimanale. Intanto, i figli hanno iniziato la scuola. Il 2 dicembre, però, il tribunale dei minori di Milano decide positivamente su una richiesta dello Jugendamt per il rimpatrio dei bambini (che hanno anche passaporto italiano) e ne ordina l'esecuzione immediata. «Una delusione enorme », dice la madre, che a quel punto li nasconde: latitanti. Oggi, la quinta sezione penale del tribunale della metropoli lombarda dovrà decidere se estradare la signora Colombo, come chiesto dalle autorità tedesche: la pena, in Germania, può arrivare a cinque anni di carcere. Nella vicenda, il ruolo dello Jugendamt è fondamentale. L'Ufficio — istituito con lo stesso nome nel 1939 sotto la supervisione di Heinrich Himmler e poi riformato negli Anni Settanta — ha sedi in tutto il Paese, è praticamente un potere autonomo, con scarsi controlli e forti legami con la politica locale. Soprattutto — unico in Europa — è allo stesso tempo assistente sociale e magistrato, nel senso che prende decisioni amministrative su questioni essenziali per le famiglie. Il prossimo febbraio, il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, discuterà di questa istituzione. Molte sono le denunce presentate al Parlamento europeo. La Dichiarazione di Bemberg sullo Jugendamt, stilata dalle Organizzazioni non governative presso il Consiglio d'Europa nell'ottobre 2007, dice tra le altre cose che «è quasi impossibile chiamare a rispondere i dipendenti di questo ufficio né per la legge civile né per la legge penale». Nella vicenda Colombo-Ritter, è come minimo stato decisivo — in quanto terzo genitore — nelle sentenze dei tribunali tedeschi e ha probabilmente fatto precipitare nel dramma un conflitto tra genitori. Per questo articolo, la signora Oddoy del Kreisjugendamt di Monaco ha detto di non potere commentare il caso Colombo- Ritter, in quanto non pubblico. Lo stesso ha detto Ingrid Kaps, portavoce del tribunale di Monaco.
Io tifo per Marinella, e per tutte le persone che si ritrovano in incubi simili, che il suo diritto sacrosanto di madre venga affermato, con tutte le garanzie ed i controlli che il diritto nazionale ed internazionale dovrà ovviamente esercitare.
Foto e articolo da Corriere.it del 22 dicembre 2008
domenica 11 gennaio 2009
Di ritorno dalla settimana bianca (e gelata)
Dopo le feste natalizie, finita anche la settimana bianca.