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mercoledì 18 febbraio 2009

Un urlo sommesso ed assordante


 Leggo su Foggiaweb una mail di una donna, G.R., che con pochissime parole denuncia una violenza domestica ad opera del marito. 
 E ne rimango profondamente turbato. Perchè ci si scopre inermi.  Perchè di fronte a questi drammi, consumati nel "nido" familiare, quale aiuto concretamente si può dare?
 Che soluzione, soprattutto, può esserci, ad una ferita che, come lei stessa afferma, non sarà mai sanata, anche quando la giustizia dovesse fare il suo corso?
 Non servirà a nulla, ma questa è la mia mail su quel forum.

Per G.R.
Credimi, G.R., sono sconvolto dalla tua mail.
Poche parole, quelle giuste per lanciare un messaggio crudo.
Un grido d'aiuto, e insieme la consapevolezza che non cambierà nulla, forse.

Uno stato d'animo che non potrò mai comprendere appieno.
Non ho ricette o soluzioni, fa' solo quello che il tuo cuore ferito ti dirà.
E so già che la mia solidarietà servirà a poco, ne ho coscienza.

Ma ti sono, comunque e sinceramente, vicino.

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