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sabato 7 giugno 2008

Tutti noi vogliamo l'energia pulita, ma ...


L'energia che utilizziamo nel mondo è costituita da:

89% da fonti esauribili (83% combustibili fossili, quali petrolio, carbone, gas combustibili + 6% materiali fissile per centrali nucleari)

11% fonti rinnovabili (6% idroelettrico, 5% eolico, solare, geotermico e biomasse).

Queste sono le informazioni che i media ci forniscono. Ma nessuno ci dice fino a quale limite possiamo ragionevolmente arrivare con le fonti rinnovabili?

Mi spiego meglio: se nei prossimi anni spingessimo al massimo sulla installazione di impianti fotovoltaici, sulla produzione di energia eolica, sulle biomasse, sul solare termico, a quale percentuale del fabbisogno complessivo di energia elettrica nel nostro paese riusciremmo ad arrivare con le rinnovabili, realisticamente e senza falsi obiettivi?

Una quota del 30%, forse il 40%?

E la restante parte? Sempre schiavi del petroli0 e dei combustibili fossili, perchè comunque il problema non potrebbe essere risolto per intero da una politica di razionalizzazione dei consumi e contenimento degli sprechi.
Avrete tutti capito a cosa voglio arrivare, è argomento di questi giorni: il quesito è se l'energia nucleare può ritornare ad essere, nel nostro paese, con tutti i suoi limiti ed i rischi connessi alla sua produzione, la svolta per tornare diventare un paese meno dipendente dai capricci di borse, sultani, petrolieri e da contingenze internazionali, o dobbiamo continuare a ballare la musica che ci impongono altri?

In attesa di energia pulita prodotta dalla fusione fredda ... chissà quando.

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