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mercoledì 19 novembre 2008

Codice etico?


"L'Università valuta l'integrità, l'onestà e la correttezza e si impegna a tutelare questi valori": leggo, dall'articolo di giovedì scorso del Corriere del Sud, che così parte il Codice Etico adottato dall'Università degli Studi di Foggia, destinato ad eliminare (o ad arginare, più realisticamente) soprattutto il fenomeno del nepotismo fino al 4° grado di parentela.


Confesso di non aver letto integralmente il testo di questo Codice Etico, ma un dubbio, comunque, mi sorge spontaneo: quali provvedimenti vanno adottati per eliminare il "nepotismo trasversale" nelle università, per il quale il figlio del professore dell'università di Turi (cito città non sedi universitarie, per ovvii motivi ....) si accasa con incarichi all'università di Canicattì, ed il nipote del professore di Ordona riesce a fare lo stesso a quella di Celle, e così via, creando una rete di favori "fuori sede" dove è più facile non dare nell'occhio e continuare a perpetuare consolidati privilegi?

Ed è il motivo, senza volerne sminuire i meriti, per cui i curriculum universitari figli e nipoti di prof e rettori spessissimo presentano già a 26 anni credenziali di tutto rispetto.
E' una questione di opportunità, che a qualcuno mancano e ad altri no. Ma così va la vita, mi direte ...

2 commenti:

Umberto Romaniello ha detto...

ViVa lE SQUOLE PICCOLe!

Alessio ha detto...

c'è poco da fare, quando c'è da spartire la pagnotta sono tutti compagni...