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sabato 1 novembre 2008

A quando una società a dimensione di bambino?


 A volte mi chiedo se la nostra società, e la nostra città in particolare, sia sufficientemente attenta alle esigenze dei piccoli.  Non trascurando affatto le responsabilità di noi genitori.
 La strada, lo sappiano tutti, non può più essere, come lo è stato per generazioni, il luogo di gioco ed intrattenimento dei ragazzi, vuoi per le troppe auto in circolazione, vuoi per i tanti rischi a cui, ai nostri giorni, sono esposti i più deboli ed ingenui ...
 Le strutture pubbliche per il divertimento dei piccoli sono obiettivamente poche: qualche parco giochi qua e là in città, quasi nessuno a norma (tappeti in feltro inesistenti, servizi igienici non igienici) e quasi tutti, ahimè, costantemente oggetto di atti vandalici.  
 Le piste ciclabili in città sono un rebus sul quale non voglio neanche infierire, tanto si commentano da sole: le giudico semplicemente impraticabili per i bambini, anche se accompagnati da adulti.
 Anche nelle domeniche ecologiche non è possibile lasciare i piccoli scorazzare tranquilli nelle vie del centro, considerato, anche in quei giorni, il viavai di mezzi pubblici e di servizio, nonchè di cavalli ...
 Davanti alle scuole elementari, agli orari di ingresso ed uscita, regna una confusione ed una inciviltà quotidiane fatte di auto parcheggiate sui marciapiedi, di rischio di investimenti per la fretta di andare al lavoro, o a casa a cucinare ... tanto da considerare quelle zone, personalmente, le più pericolose in assoluto per i bambini.
 Restano le strutture private, e queste non mancano: calcetto, nuoto, danza, campi scuola estivi.  Quasi sempre non scelti dai piccoli, ma dai genitori, vuoi per esigenze di "parcheggio" (consentitemi questa cattiveria ...) vuoi per egoistiche aspettative di performance dei propri campioni in erba.
 Per il resto, videogames, baby sitter e televisione, con il risultato di un livello di socializzazione quasi azzerato. 
 Temo proprio che i nostri figli, tra qualche anno, avranno molto di che rimproverarci.
 

3 commenti:

Alessio ha detto...

hai davvero ragione.. purtroppo le strutture pubbliche sono carenti, e anche quando ne sono costruite di nuove (vedi Parco San Felice) vengono smantellate dai vandali... una vergogna...

Umberto Romaniello ha detto...

Che belle le partite a pallone in mezzo alla strada, con le porte inventate tra le saracinesche dei negozi ... e chi se le scorda più le fughe dai vetri rotti di Signor Lino il minimarket del rione.
Mi sa tanto che hai ragione: stare in strada resta solo un bel ricordo, un pò come le partite a cucctill che i nostri figli ipertecnologici non si sognerebbero mai di fare.

PS: Ho finalmente visto la piazza ... bella, bella, bella. Forse un pò troppe palle a terra (dopo tutto rispecchiano il foggiano stanco) ma per il resto decisamente un bel regalo alla città.

Ciao : )

Gianfranco ha detto...

Dietro casa dei miei c'è un cortile dove giocavamo a tennis, e quando arrivava una macchina, ci avvicinavamo pregando il conducente di non parcheggiare lì, considerato che dappertutto c'erano posti per parcheggiare. Quando passo di lì, qualsiasi giorno a qualsiasi ora, non c'è spazio neanche per passarci a piedi ....